Felicita’ Basso: “Questo team e’ fantastico”

  • 26/01/2015

Uno degli atleti più esperti della Selle Italia-Cieffe-Ursus: “Nella nostra casa c’è un’atmosfera speciale”

Li hanno visti in tanti, sfrecciare per le strade della Marca Trevigiana, venti ragazzi che sudano e sgobbano con il sorriso sulle labbra. Perché sono motivati, perché hanno riscoperto che il ciclismo è felicità se praticato in un ambiente giusto come quello del Team Brilla.

Venti ragazzi tra i più promettenti del panorama Under 23, giovani al primo anno e atleti più esperti, tra i quali Leonardo Basso, passista-scalatore che ha deciso di intraprendere la nuova avventura nella Selle Italia-Cieffe-Ursus dopo un triennio con la maglia della Zalf.

Questi primi mesi al Team Brilla sono stati fantastici”, esordisce, nonostante lo sfinimento dopo sei ore di duro allenamento agli ordini del Direttore Sportivo Marco Gemin. – “In questa squadra ho trovato persone preparate e professionali che prestano attenzione al lato umano ed extrasportivo. L’atmosfera alla Home Brilla è qualcosa di irripetibile: nei weekend viviamo assieme, siamo una famiglia, condividiamo la vita di tutti i giorni, ansie e difficoltà. Per una squadra nuova è fondamentale cementare i rapporti umani per creare un certo affiatamento anche in gara. Resterà per sempre un’esperienza fantastica, sono certo che, indipendentemente da tutto, lascerà una traccia indelebile nelle nostre vite”.

Il debutto alla Coppa San Geo di Sabato 21 Febbraio fra poco più di tre settimane ma Basso e compagni sono già proiettati su una stagione molto lunga. “In queste prime settimane abbiamo fatto tanta quantità, adesso è arrivato il momento degli allenamenti più qualitativi”, ha sottolineato l’atleta di Castelfranco Veneto.

Personalmente, non voglio entrare subito in condizione. Ritengo sia inutile andar forte in questo momento quando ad Aprile abbiamo in calendario delle gare internazionali dove punto a fare bella figura. La condizione generale è comunque buona e la gamba inizia a girare. Dopotutto mi sono presentato in buone condizioni alla ripresa degli allenamenti”.

Ho alle spalle qualche anno nella categoria e col tempo mi sono abituato ad anticipare i tempi curando la mia alimentazione sin dal giorno successivo all’ultima gara della stagione precedente”, ha aggiunto Basso. – “Per questo motivo non ho patito troppo dal punto di vista psicologico la dieta del Dottor Cordioli che comunque sta dando i suoi frutti. A questo punto della preparazione non mi sono mai sentito così pronto anche se l’ultima parola, come sempre, spetta alla strada”.

Il regime alimentare del Dr. Lucio Cordioli, il programma di lavoro di Paolo Slongo e i consigli preziosi di Marco Gemin, il Team Manager Gian Pietro Forcolin ha allestito uno staff specializzato nei diversi settori di competenza con l’obiettivo di valorizzare talenti che rappresentano il futuro del pedale nazionale. “Sono rimasto favorevolmente impressionato dallo staff”, spiega Basso – “Con Marco (Gemin) avevo già lavorato tra gli juniores. Dal punto di vista tecnico ha una grande preparazione ma il suo punto di forza è un altro, cura molto l’aspetto psicologico. Non ho paura di definirlo una sorta di Mourinho del ciclismo. Tra noi e lui è sempre una continua sfida, uno stimolo continuo. Slongo è il top dei preparatori, per me e per i miei compagni è davvero un privilegio lavorare con un personaggio di questo calibro. Dopotutto i risultati parlano per lui, è sufficiente dare uno sguardo all’albo d’oro delle ultime edizioni di Giro d’Italia e Tour de France”.

Atleti esperti come Basso e Riccardo Donato e giovani esuberanti vogliosi di dimostrare il loro valore sin dai primi allenamenti che spesso e volentieri assumono i contorni di una vere e proprie competizioni.

I più giovani cercano di strappare qualche segreto a me, Ricky (Donato) e agli altri più esperti. Noi cerchiamo di fare il nostro dovere e siamo sempre pronti a rispondere alle loro domande. Per me l’allenamento è allenamento, puoi arrivare anche ultimo in cima a una salita ma se hai rispettato ciò che avevi in tabella hai fatto il tuo dovere. Gli atleti al primo anno sono competitivi, fanno fatica a stare fermi ma questo aspetto non fa che alzare il livello dei nostri allenamenti perché quando Marco dà il via per una mini-sfida a perdere non ci sta nessuno!”.