Breda firma la “prima” tra gli U23 all’Ossario del Pasubio

  • 19/07/2015

Il Team Brilla conquista il secondo successo stagionale al termine di una grande prestazione di squadra. Il vincitore: “E’ fantastico, ci ho creduto fino alla fine”. Gatto e Beghetto nella top-10

Il successo di Leonardo Basso a Gavardo (Brescia) è servito per spianare la strada e rompere il ghiaccio. Adesso il Team Brilla è entrato a pieno regime, anche con i suoi atleti più giovani. La 79a edizione della Schio-Ossario del Pasubio, nel vicentino, sorrideva ai grimpeur di razza, e Nicola Breda della Selle Italia-Cieffe-Ursus ha dimostrato di appartenere a questa categoria portando a termine una cavalcata solitaria iniziata a 10 Km dalla conclusione.

Alle sue spalle il duo del Team Colpack, con Damiano Cima in seconda posizione, staccato di 1’06”, davanti al compagno di squadra Edoardo Affini, mentre altri due atleti della formazione trevigiana, Luca Gatto e Daniele Beghetto sono entrati nella top-10 di giornata, rispettivamente sesto e nono sul traguardo.

Il Team Brilla ha interpretato la gara all’attacco sin dai primi chilometri, con un’azione di undici atleti comprendente Federico D’Agostin, Alessandro Pessot, Daniele Beghetto e Filippo Rudi. Quando mancavano 30 Km alla conclusione sono rientrati sulla testa della corsa Nicola Breda e altri nove corridori. Un primo attacco di Breda ha scremato il gruppo di attaccanti a una decina di unità. I fuggitivi sono andati di comune accordo fino ai piedi della salita conclusiva grazie al lavoro di Beghetto e Rudi, quest’ultimo vero e proprio apripista in vista del finale.

Ai 10 Km dalla conclusione, Breda ha rotto gli indugi lanciandosi in solitaria con Cima e Affini all’inseguimento. La coppia del Team Colpack non è mai riuscita ad impensierire il giovanissimo scalatore veneto, classe 1996, che si è avviato metro dopo metro al primo successo nella categoria. Alle sue spalle, Luca Gatto dal gruppo principale è stato protagonista di una splendida rimonta fino alla sesta posizione.

“Sono felicissimo, fatico ancora a crederci”, ha dichiarato il vincitore. – “Nel finale stavo bene e ho provato a fare la differenza. Sono partito presto ma ci ho creduto fino in fondo: alle mie spalle non rimontavano e questo mi dava morale. Sono stanchissimo ma ce l’ho fatta, ringrazio i compagni e lo staff, questa vittoria è di tutto il team”.

“Il successo di Basso ha rappresentato una grande iniezione di fiducia”, ha commentato il DS Marco Gemin. – “In corsa siamo più convinti e meno timorosi: l’aspetto mentale è fondamentale in questo sport e adesso non vediamo l’ora di toglierci altre soddisfazioni”.